Macra di cHARta

Fotografare cose a cui nessuno bada: le strade che si percorrono giornalmente, gli interni delle case, gli oggetti più strani e quelli più comuni , le cose più a portata di mano.


Tutti soggetti che pochi fotografi immortalano perchè abituali, abitudinari.


Al contrario, queste sono le immagini che compongono la Mostra “ELABORAZIONI”.


L’idea di base è di presentare ELABORATI FOTOGRAFICI CONTEMPORANEAMENTE PENSATI, GUARDATI, VISTI E REALIZZATI. Da non confondere con la parola MANIPOLAZIONI, ossia con fotografie necessariamente ri-elaborate al computer, in una post-produzione artificiosa.

 

A pensarci bene, fotografare quei soggetti è un pò come restituire dignità alle cose più comuni. In queste ELABORAZIONI, gli sguardi non sono mai frettolosi, si indugia con attenzione su ritagli di cielo, sul raggio di luce che accarezza le foglie secche, tanto quanto fa risplendere il fiore lussurioso. Oggetti a cui la nostra distrazione non dà importanza, ma che guardati con occhi pensanti diventano rivelazioni.


Quindi non si tratta di sola elaborazione tecnica, ma è il risultato di un pensiero, che varia a seconda delle esperienze di vita della persona che sta dietro all’apparecchio fotografico. Come un percorso ideale, ogni fotografia, inoltre, porta al suo interno il risultato di precedenti esperienze fotografiche.


E non è tutto qui: il percorso non si esaurisce nell’oggetto di partenza, nel soggetto ripreso e neppure nell’immagine stampata. Il risultato finale è il rapporto che ne deriva tra chi scatta la fotografia e chi successivamente la osserva. La fotografia è un viaggio attraverso sguardi ideali... quasi un’idea di sguardi trasparenti.

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