Convenzionali, quasi standardizzati.
Troppo spesso gli scatti che si affollano
davanti ai nostri occhi risultano simili tra loro, ridondanti.
Pur appartenendo a contesti differenti, talora antitetici.
Come spettatori abulici assistiamo alla trasposizione della realtà
in stereotipi visivi, spesso decorati da filtri ed orpelli fotografici.
Scatti compulsivi, condivisi ma quasi mai veramente ricercati, voluti.
Tutto, immediatamente, voracemente.
Abbiamo perso il gusto, la voglia
di guardare la realtà da un altro punto di vista.
Non necessariamente migliore,
più significativo, più alto.
Semplicemente più personale, intimo.
La fotografia per me rappresenta questo.
Isolarmi dall’ordinario quotidiano,
gustare lo scorrere del tempo
osservare la realtà dal mio punto di vista.
Mettere a fuoco ciò che mi emoziona, ciò che mi rappresenta.
Monica Barbero - "in-contro simboli"
Anna Bogdanova - "colori in città"
Ober Bondi - "Sotto le stelle di un film"
Paolo Bussone - "Sbirciando in soffitta"
Ugo Canavese - "La ragazza con l' ombrello - l' altra città"
Vanessa Casaretti - "Il cielo sopra di noi"
Sergio Fea - "Mobilità in centro"
Luca Freguglia - " Città metropolitana"
Giacomo Galvagno - "cHARtoline da un forestiero"
Francesco Marinone - "Facce da Cuneo"
Loris Salussolia - "Louvre a cielo aperto"